Riconoscere e curare le principali patologie proctologiche. Centro Medico Sant’Angelo di Treviso
Le malattie proctologiche comprendono tutte quelle condizioni che interessano l’ultima parte dell’apparato digerente: il retto e l’ano. Si tratta di patologie molto comuni, spesso sottovalutate o trascurate per imbarazzo, che però possono incidere in modo significativo sulla qualità della vita. Conoscerle e affrontarle con tempestività è fondamentale per garantire diagnosi precoci e trattamenti efficaci.
Le patologie più frequenti
Tra i disturbi proctologici più diffusi troviamo:
- Emorroidi
Dilatazioni dei plessi venosi del canale anale, che possono causare sanguinamento, dolore, prurito e prolasso. - Ragadi anali
Piccole ulcerazioni della mucosa anale, molto dolorose, spesso associate a spasmo dello sfintere. - Ascessi e fistole perianali
Infezioni delle ghiandole anali che possono evolvere in raccolte di pus (ascessi) e successivamente in comunicazioni patologiche tra ano e cute (fistole).
- Condilomi anali
Lesioni di origine virale (HPV) che possono manifestarsi come escrescenze cutanee a livello anale e perianale. - Prolasso rettale
Discesa del retto verso l’esterno, che può variare da forme lievi fino a casi gravi che richiedono correzione chirurgica. - Incontinenza fecale
Perdita involontaria di gas o feci, dovuta a danni ai muscoli o ai nervi dello sfintere anale. - Tumori del retto e dell’ano
Meno frequenti rispetto ad altre patologie, ma di estrema importanza: la diagnosi precoce è fondamentale.
Sintomi da non trascurare
È importante rivolgersi a uno specialista in caso di:
- sanguinamento rettale,
- dolore anale persistente,
- prurito o secrezioni,
- alterazioni dell’alvo (stitichezza o diarrea cronica),
- sensazione di massa o corpo estraneo a livello anale.
Molti pazienti tendono ad attribuire i sintomi alle sole emorroidi, ma non sempre è così: solo una visita proctologica può chiarire l’origine del disturbo.
Diagnosi e trattamento
Lo specialista proctologo, attraverso una visita dedicata e l’eventuale ausilio di esami strumentali (anoscopia, rettoscopia), è in grado di definire la diagnosi corretta.
Il trattamento varia a seconda della patologia: dalle terapie farmacologiche e dietetiche, fino a procedure ambulatoriali mininvasive e interventi chirurgici più complessi.
Perché non aspettare
Un approccio tempestivo consente di:
- ridurre dolore e fastidi,
- prevenire complicanze,
- ottenere una migliore qualità della vita,
- escludere patologie più gravi.
Conclusione
Le patologie proctologiche sono molto frequenti e spesso facilmente curabili se affrontate in tempo. Superare l’imbarazzo e affidarsi a uno specialista è il primo passo per ritrovare benessere e serenità.
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